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Top 5 Guatemala e Belize

In un percorso che, da Ciudad de Guatemala, vi porta fino a Belize City, a mio avviso sono 5 le tappe imperdibili attaverso le due mete centro-americane. Un viaggio che alternerà, lungo strade a volte impervie ma sempre affascinanti, l’eredità coloniale spagnola, la forza della natura, tra vulcani, fiumi e laghi, le popolazioni Maya con gli attuali costumi e i siti storici dell’antica civiltà precolombiana, i paesaggi fatti di piantagioni di caffè e mais, montagne e giungla, fino alle palme di un’isola in Belize.

In ordine, scappati dalla capitale guatemalteca, saranno necessari almeno tre giorni per godere delle strade del centro di Antigua e dell’escursione sui vulcani limitrofi. Imperdibili i resti delle chiese cattoliche spagnole in centro, nell’antica capitale, e l’ascesa al vulcano Acatenango per ammirare il dirimpettaio Pacaya ancora in attività.

Consigli per dormire: Posada San Carlos. Consiglio per fare serata: il Fridas

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La seconda tappa imperdibile del Guatemala è una coppia: prima a Panajachel, cittadina abbastanza anonima ma utile per ammirare il lago Atitlan e l’omonimo vulcano e poi  Chichicastenango per il mercato all’aperto più entusiasmante dell’America Centrale. Due raccomandazioni: sulle rive del lago, in una cittadina che cerca di salvare le sue sponde dall’acqua, la vista migliore della coppia di vulcani si ha dal giardino dell’Hotel Jardines del Lago. In città il cibo migliore si trova in un’osteria uruguagia in Calle Santander. Per non perdere il mercato dovrete organizzarvi in modo da essere in città il giovedì e la domenica.

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Per le prossime tappe, Semuc Champey e Tikal, serviranno tanta pazienza e tanti chilometri in pullmino. Ma verrete ripagati da due imperdibili mete per conoscere il Guatemala, il consiglio numero 3 e numero 4 di questa rassegna. Il passaggio per Semuc Champey, al di la delle acque dolci e limpide nelle quali fare un tuffo, vale lo sforzo se pernotterete all’ostello El Portal, immerso nella giungla, sulle rive del fiume, con esperienza imperdibile di risvergliarsi nella natura (e quella meno imperdibile di arrivarci per un ponte di ferro malmesso e strade sterrate di montagna)

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Con altre (parecchie) ore di viaggio si raggiunge Flores, cittadina graziosa che è anche un isolotto sul lago e, soprattutto, base ideale per visitare il parco di Tikal, con le rovine Maya più affascinanti del Guatemala. Consiglio la visita di Tikal all’alba, per godere dei suoni del risveglio delle scimmie urlatrici nella giungla e la visita del sito Maya con la guida a disposizione e nessun turista intorno. A Flores val la pena pernottare in uno dei tanti alberghetti sul Malecon.

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Infine il Belize, il relax, il mare e la barriera corallina. L’isola più tranquilla è di certo Caye Caulker, dove troverete ciò che vi occorre per dimenticarvi tutto il resto. Consiglio di pernottare al Koko King, per approfittare della spiaggia (l’unica in verità) migliore della parte settentrionale dell’isola. Per un’imperdibile escursione sulla barriera corallina, noleggiate un Tour con Reggae Muffin e vivrete il mare con lo stile rastafariano

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Il sole tramonterà ogni sera di fronte a voi, mentre il ricordo di questo viaggio non tramonterà mai.

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Miami & the Keys

Passare in poche centinaia di miglia dai locali di South Beach al tramonto di Key West, passando tra gli alligatori delle Everglades e i motel nascosti dalle mangrovie della Strada 1.

South Beach: fate la fila davanti ad un locale di Collins Avenue o prendete un drink tra i bar di Ocean Drive, vedrete una varietà di corpi femminili, di automobili, di musica, di abiti, di atteggiamenti che vi lascerà a bocca aperta…

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…tra lampi e tuoni di un temporale estivo che non arriverà mai e turisti che si atteggiano a vip (e vip che si comportano da turisti).

Fate jogging sulla Promenade, tra gli hotel art deco, le palme e l’oceano…abbronzature e muscoli, sudore e sorrisi!

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Downtown: sentir parlare solo spagnolo, tra i grattacieli di downtown, lungo il Miami River e sotto il Metromover…fino al Waterfront Park, dove potrete scegliere dove mangiare, cosa comprare, gustando un daiquiri e ascoltando musica dal vivo.

Everglades: paludi e alligatori, tanto caldo e le strutture di Flamingo Bay abbandonate dopo l’uragano Wilma…

…sulla strada fermarsi a “Robert is here” per gustare il miglior frullato di frutta della South Florida

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On the road: fast food, centri commerciali, strade a 4 corsie con limiti di velocità implausibili, pick up e grandi macchine…e i fantastici motel sulla strada: un consiglio, tra Miami e le Keys passate una notte al Fairway Inn tra Homestead e Florida City:

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auto parcheggiata di fronte alla porta della stanza, una piscina a disposizone per riposarsi dal viaggio e palme e sole!

KEYS: guidare la vostra auto noleggiata lungo i ponti della Overseas Highway varrebbe di per se i Km che separano l’America da Cuba…

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…le isolette, collegate o meno, le barche dei pescatori, gli hippies arrivati 40 anni orsono e ancora palme, mare, mangrovie, locali sulla strada (non perdetevi l’Hurricane a Marathon)

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KEY WEST: non fosse altro per quel tramonto, visto da Mallory Square…

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…tra case coloniali e pub crawl per studenti. Ma quel sole che scende nelle acque, dove confluiscono i Caraibi ed il Golfo del Messico, la Baia della Florida e l’Oceano Atlantico merita il viaggio. Godetene lo spettacolo, sorseggiando un Mojito al Pier House!