Month: July 2015

Miami & the Keys

Passare in poche centinaia di miglia dai locali di South Beach al tramonto di Key West, passando tra gli alligatori delle Everglades e i motel nascosti dalle mangrovie della Strada 1.

South Beach: fate la fila davanti ad un locale di Collins Avenue o prendete un drink tra i bar di Ocean Drive, vedrete una varietà di corpi femminili, di automobili, di musica, di abiti, di atteggiamenti che vi lascerà a bocca aperta…

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…tra lampi e tuoni di un temporale estivo che non arriverà mai e turisti che si atteggiano a vip (e vip che si comportano da turisti).

Fate jogging sulla Promenade, tra gli hotel art deco, le palme e l’oceano…abbronzature e muscoli, sudore e sorrisi!

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Downtown: sentir parlare solo spagnolo, tra i grattacieli di downtown, lungo il Miami River e sotto il Metromover…fino al Waterfront Park, dove potrete scegliere dove mangiare, cosa comprare, gustando un daiquiri e ascoltando musica dal vivo.

Everglades: paludi e alligatori, tanto caldo e le strutture di Flamingo Bay abbandonate dopo l’uragano Wilma…

…sulla strada fermarsi a “Robert is here” per gustare il miglior frullato di frutta della South Florida

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On the road: fast food, centri commerciali, strade a 4 corsie con limiti di velocità implausibili, pick up e grandi macchine…e i fantastici motel sulla strada: un consiglio, tra Miami e le Keys passate una notte al Fairway Inn tra Homestead e Florida City:

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auto parcheggiata di fronte alla porta della stanza, una piscina a disposizone per riposarsi dal viaggio e palme e sole!

KEYS: guidare la vostra auto noleggiata lungo i ponti della Overseas Highway varrebbe di per se i Km che separano l’America da Cuba…

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…le isolette, collegate o meno, le barche dei pescatori, gli hippies arrivati 40 anni orsono e ancora palme, mare, mangrovie, locali sulla strada (non perdetevi l’Hurricane a Marathon)

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KEY WEST: non fosse altro per quel tramonto, visto da Mallory Square…

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…tra case coloniali e pub crawl per studenti. Ma quel sole che scende nelle acque, dove confluiscono i Caraibi ed il Golfo del Messico, la Baia della Florida e l’Oceano Atlantico merita il viaggio. Godetene lo spettacolo, sorseggiando un Mojito al Pier House!

Di buono c’è solo la maglia (e noi si tifa quella)

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La stagione della Fiorentina è cominciata come peggio non si potrebbe. Prima la grana Montella poi l’affaire Salah: in entrambi i casi la società si sente vittima di comportamenti scorretti, parla attraverso i comunicati stampa…ma alla fine ad uscirne indebolita è la squadra. Perché seppur il ciclo del Mister Vincenzo appariva in esaurimento,  Paulo Sousa rappresenta un azzardo. Se, come è ormai certo, il Messi d’Egitto giocherà altrove, l’uomo della provvidenza, del trionfo allo Stadium difficilmente troverà un sostituto all’altezza (a meno che Pepito non si riprenda).
In entrambe le circostanze è apparso evidente come la Fiorentina fatichi a fare il salto di qualità: Montella per migliorare il suo 4 posto necessitava di investimenti sul mercato; Salah per firmare (oltre l’ingaggio che sembrava fosse congruo) necessitava di un’ambizione.
Con la politica dei Della Valle non falliremo più ma smetteremo presto di sognare.