
Oggi si è chiuso l’EXPO e la prima cosa che mi viene in mente è: “Son già trascorsi sei mesi? Come passa il tempo quando ci si diverte…” Si perché EXPO è stata un’avventura divertente: per gli amici venuti in visita a Milano, per l’aria frizzante che si respirava in città, per i turisti che ad Agosto hanno riempito le strade assolate…

Ora, come cantava Raf, “cosa resterà…? ”
Non bisogna sprecare l’eredità di questo evento; l’alone positivo della riuscita di EXPO sarebbe drammaticamente offuscata dall’ennesimo caso di cattedrale nel deserto, di luogo abbandonato e chi più ne ha più ne metta.

A mio avviso il sito andrebbe mantenuto, nella sua struttura centrale, nei luoghi di maggior interesse e quelli più rappresentativi: intorno all’albero della vita, al padiglione Italia, all’arena ecc. sarebbe fantastico avere tra il cardo e il decumano un centro di cultura e innovazione, accademico ma aperto alla città ed al tessuto produttivo della regione. Fintech, digitale, energie rinnovabili, eco sostenibilità, centro congressi, polo universitario, luogo per spettacoli e concerti…insomma da questo evento si può costruire qualcosa di buono, per Milano, per l’Italia, per il futuro.
PS se dell’albero della vita si potesse fare una copia, a Piazzale Loreto starebbe benissimo 😉